domenica 2 marzo 2008

Turiddu - reprise

Lavis ore 07.00 ci troviamo io, Luca e Daniele. Ghè da nar, perchè è gia quasi troppo caldo e dato che il connubio calore-neve non è dei migliori non voglio rischiare alcunché. Arriviamo al parcheggio della malga che si trova sotto il Ristorante alla Madonnina - per fortuna la temperatura è calata di qualche grado - e dopo i preparativi inforchiamo velocemente la strada forestale che in poco tempo ci porterà all'attacco del canale. Arrivati alla base ci accoglie un enorme cumulo di neve testimone delle pregresse valanghe che hanno animato la vita della montagna tempo fa; calziamo i ramponi e su in velocità su neve ben consolidata alternata a facili roccette. Dopo un breve tratto più ripido il percorso si stringe e ci troviamo a salire tra grosse masse di neve slavinate e ormai ghiacciate; la salita risulta lievemente rallentata ma, nonostante ciò, riusciamo a mantenere un buon passo.



Mano a mano che saliamo di quota la vegetazione si fa più rada e verso est, più in basso, riusciamo a scorgere il lago di Caldonazzo, i Lagorai e Cima d'Asta e buona parte della Valsugana.


(Vista dal Turiddu)

La giornata è ottima e nonostante ci troviamo a nord, la temperatura è ottima e i guanti, per ora, restano nello zaino. Un po' più un alto troviamo un bivio - lo si nota bene nella mappa satellitare - e come da programma non lo prendiamo in considerazione. La nostra meta si trova 100 m più sopra: un bel canalino, più stretto di quello che abbiamo percorso fino ad ora, che ripidamente sale tra due masse rocciose.


(Daniele e Luca)

I miei compagni mi chiedono se è proprio quello il nostro obiettivo un po' intimoriti dalla pendenza... un bel MAI ZEDER li fa rilassare e la tensione pian pianino scivola via da loro. Abbandonati i comodi bastonci nello zaino, ci armiamo di picozza e in velocità continuiamo l'ascensione.


(L'attacco del tratto ripido (a sx) - foto di Daniele)


(Io all'attacco dello stretto canalino - foto di Daniele)




(Daniele e Luca nel tratto ripido)

Usciti dal tratto più stretto, il canale nuovamente si allarga e alla nostra destra, in una vallecola laterale, vediamo due sci alpinisti intenti nella discesa. Il panorama intorno a noi frattanto si è allargato a dismisura e spazia da Trento con la la valle dell'adige alla val dei Mocheni e poco più in la ancora alla Valsugana. Nuovamente per tratto ripido - i miei compagni sono nuovamente un po' tesi - guadagnamo in poco tempo la base di cima Vigolana e seguendo un traverso che corre sotto le imponenti rocce della cima ci dirigiamo verso il rosso bivacco Vigolana.


(Daniele e Luca)


(Daniele e Luca)


(Bivacco Vigolana)


(Daniele e Luca)

A Daniele i traversi non piacciono molto e quindi per non farlo imprecare troppo giunti nei pressi di un altro canalone ci gettiamo velocemente in discesa. Scendiamo agilmente fino a trovare un posto comodo per godere del sole e per concederci un po' di ristoro. Altro che red bull...:-) !


(Red bull? No grazie)




(Io, Luca, Daniele)

Bevuto il drink in poco siamo al punto di partenza. Contenti e soddisfatti ci scambiamo le nostre entusiaste impressioni della gita odierna e poi via a casa.
Ghè da nar ancora :-). Dopo un breve periodo di solitudine dovuta alla necessità di cambiarsi e di cambiare "arnesi" ci troviamo in ciclabile e agilmente maciniamo una 50 di km in un pomeriggio che per la temperatura (sono 21°C) sembra inizio d'estate piuttosto che presagi di primavera. Giunti a casa mia ci concediamo mezzo chilo di pasta al tonno, speck, formaggio e sottaceti. En grapin ed è già sera. Mai zeder...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

.... DELLA SERIE .......

I TRE DELL'AVE MARIA !!!!!!

Unknown ha detto...

ciao anomino, ancora non sei pronto per uscire allo scoperto? Be pazienza,però devo dire che sono contenta di rileggerti anche se mi aspettavo qualcosina di più. Questa volta i tre dell'ave maria come dici tu hanno un po esagerasto lasciando un po troppo in disparte la prudenza .Poi la gogliardata dello spot pubblicitario stride decisamente troppo con lo spirito che dovrebbe animare chi frequenta la montagna. Per i tre NE PIAN ciao ciao

Alessandro ha detto...

Con un giorno di ritardo ho aggiunto anche i video della splendida giornata di ieri.

Azz...abbiamo dimenticato il limone però!

X Anonimo:
...Della serie...il tuo commento è un po' scarno questa volta mio caro! Mettici maggiore impegno suvvia...

X Pina: non capisco su che basi tu possa affermare che sia stata tralasciata la prudenza!
Un infuso caldo con la torrida giornata di ieri sarebbe stato deleterio...Meglio una fresca Corona!

Anonimo ha detto...

non ci sono parole per descrivere l' emozione intensa provata sul Turiddu, ramponi e picozza ci hanno dato la sicurezza necessaria per superare la pendenza e la cerveza ci ha reintegrato i sali minerali... col panino allo speck era d' obbligo!
cin cin e alla prossima

Anonimo ha detto...

Come osate?
Io non ho mai scritto nessun commmento a questa notizia--> il primo commento NON E' MIO!! come osate scrivere commenti con il mio (non) nome??
SOLO IO SSONO IL VERO, INIMITABILE ED UNICO (per fortuna direte voi) ANONIMO!!