Io, dato che lavoravo, non ho potuto esserci :-( !
Ho mandato le mie due eccezionali modelle in avanscoperta ed ecco il fattaccio: il fotografo del Trentino me le ha subito rubate! Accidenti... :-)
Il mio preferito è rappresentato da: Ave Maria a Trasbordo (1886), mentre quello che più ha colpito Elena è stato: Costume Grigionese (1887).
Una splendida mattina culturale!
Ave Maria a Trasbordo
Costume Grigionese
CICATRICE
impareremo
a vivere
insieme.
ti chiamerò
nastro di fame
e desiderio
risvolto di tasca
vuota
margine del prima e del dopo.
e tu
come mi chiamerai tu?
Lucille Clifton
Ghè da nar! L’idea oggi era quella di andare a fare la ferrata dell’Amicizia, simpatico percorso che al cospetto del lago di Garda, con lunghe scale risale cima SAT. L’incertezza prevista da meteotrentino per la giornata odierna, alla fine mi ha fatto desistere e quindi alle 9.00 mi trovo con Luca e Daniele per una breve escursione da Zambana Vecchia ai laghi di Lamar.
Partiti con ritmo tranquillo – pensavo di soffrire un po’ per la corsetta di ieri – risaliamo, ridendo e scherzando, il sentiero che in breve tempo ci fa alzare di quota. Daniele ha ancora in mente la sera di ieri, al Carter House, dove ha incontrato Francesca e quindi per un po’ il discorso cade proprio su di lei per poi proseguire sulle donne in generale e sul rapporto uomini-donne. Chiacchieroni…ghè da nar no da ciacerar :-); lasciando i due al discorso decido per un breve allungo e agilmente macino alcune centinaia di metri correndo(mai zeder!). Il mio input non viene recepito e quindi mi adeguo, seppur un po’ malvolentieri, ad un andatura turistica. Arrivati al lago ci fermiamo a gustare i giochi di luce che il riflesso del sole crea sulla superficie verdastra del lago lievemente increspata dal vento. Basta poco per rendermi/ci felice/i. Nella testa scorrono nitide alcune parole del buon Curreri:
”…che la natura fosse così stupefacente
non mi ero accorto
ero cieco
mi guardavo solo dentro
ma per un attimo quel temporale
mi ha preso fuori dalle paranoie
mi ha trascinato via con il suo vento…”.
Ad un tratto una sagoma biancastra fa capolino sulla sponda opposta del lago: un airone cenerino!, la macchina fotografica ovviamente è rimasta a casa ma fa lo stesso :-). Nel ritorno ci fermiamo alcuni minuti a gustare il panorama sulla valle dell’Adige e sul Lagorai dove probabilmente nevica; un tratto di sentiero a salti – Luca giura di aver visto un capriolo – ed è già ora di salire in macchina. Mattinata rilassante. Pomeriggio lavoro :-( ma stasera se il tempo tiene ghè da nar ancora…non anticipo nulla sulla meta sennò qualcuno insinuerà che sono pazzo ;-)!
Cazzo piove :-(! Per consolarmi vado con Luca a Caldonazzo a vedermi un tributo a Vasco.