martedì 30 settembre 2008

domenica 28 settembre 2008

Cima Dagnola con Norberto

Domenica 28
Ho appena finito di lavorare e la giornata è stupenda :-). Norberto mi ha appena detto che pomeriggio non ha niente da fare e che verrebbe volentieri a farsi una sudata in montagna.





Detto fatto! Prendiamo la macchina e in men che non si dica ci troviamo ad Andalo, nel parcheggio vicino alla località Pradel. Nel bosco, la temperatura non è affatto male. Con ritmo sostenuto cominciamo a salire il ripido sentiero che ci porta sui prati che si trovano alla base del piramidale Piz Galin.

(Piz Galin)

(Salendo alla Bocca del Gallino - sulla sx la Dagnola)

Poche, oggi, sono le nuvole che solitamente fanno da corona alle guglie più slanciate del gruppo e quindi non si fa alcuna fatica a notare la maestosa figura del campanil basso. Proseguendo su distese verdeggianti ci alziamo di quota fino a giungere alla bocca del Gallino e da qui, dato che la salita per il Piz è tutta in ombra - non ho nessuna voglia di indossare abiti lunghi - preferiamo deviare a destra salendo i dolcissimi, ricchi di stelle alpine, pendii erbosi di cima Dagnola.

(Stella Alpina)

Dalla cima la vista sulla val dei Cavai e sulle cime che la sovrastano è davvero stupenda.


(La selvaggia val dei Cavai)

(Norberto sulla cima della Dagnola verso il Lagorai)

(Malga Spora, il Fibbion, Baito dei Cacciatori)

(Norberto)

Scatto qualche foto e poi, dato che le ombre lentamente si stanno allungando verso di noi, preferisco seguire le orme di Norberto che si è già avviato di corsa sulla via del ritorno.

(Giochi di luce nel bosco)

Ottima escursione: pur essendo una cima "insignificante" rispetto al più importante e conosciuto Piz Galin, la Dagnola a mio parere offre all'escursionista una valida e gratificante ascesa.
Mai zeder....

Aspettando Martino

Sabato 27
Alle 8 io e Andrea siamo già in quel di Arco per fare qualche via sulle assolate e calde pareti dei Colodri. Dato che la nostra meta è dovuta cambiare per cause di forza maggiore (un contadino idiota e arrogante ci ha minacciato con un martello: vara che ve dago la martelina zo per la testa se no caminà en presa da chi! - fai in culo!, il mio commento) ritornando sui nostri passi ci siamo diretti in località Prabi e da qui abbiamo attaccato aspettando Martino, una via di circa 150 metri unta e straunta con difficoltà fino al 5c. Passaggio chiave uno splendido diedro - unto all'inverosimile anche quello :-( - formato da un pilastro staccato dalla parete.


(Andrea al termine del primo tiro)

(Andrea dopo il traverso in placca)

(Il castello di Arco dalla placconata di fine via)

Il tempo mite e la bella giornata ci hanno permesso di trascorrere una splendida mattinata.
Io non ero di certo in forma: le scarpette mi facevano male e senza magnesite le mani sudavano che era un piacere...di fatto, scartando il primo tiro Andrea se l'è tirata su tutta lui. Brao :-)

sabato 27 settembre 2008

Laghestel con Elena

Venerdì 26
Dopo la salita in Paganella con Alessio ghè ancora da nar...questa volta con Elena a correre.
La scelta è caduta sul bel biotopo di Laghestel situato sull'altopiano di Pinè. Correre nel bel bosco illuminato dagli ultimi raggi di sole è sempre piacevole.
Non è vero Elena? ;-)




In Paganella con Alessio

Venerdì 26
Salita rilassante all'insegna dell'amicizia, allietata dalla visione di numerosi camosci e cervi. Dalla cima, la splendida vista sul gruppo del Brenta e sulla valle dei Laghi è sempre affascinante.
Innavertitamente ho cancellato la traccia GPS quindi, purtroppo niente dati tecnici. Un'ottima scusa per tornare sulla cima :-).
Alessio ricorda... Mai zeder!


(Cima Brenta)

(Cima Tosa)

(Alessio verso il Brenta)

venerdì 26 settembre 2008

A rischio

Il detective Winston Garano deve indagare su un omicidio avvenuto 20 anni prima di cui non è mai stato scoperto il colpevole. 
Tutto ruota intorno a un nuovo progetto investigativo, "A Rischio", che utilizza le tecniche più recenti di trattamento del DNA a scopi di indagine criminale.
Ma nella mente del detective qualcosa non quadra: perché è stato scelto proprio lui? Perché indagare su un omicidio di un altro stato avvenuto così tanto tempo fa? Che relazione esiste tra questa indagine e la procuratore distrettuale Monique Lamont? 
Quello che in apparenza sembrava solo un vecchio caso da risolvere sfruttando le moderne biotecnologie si rileva via via un mostro dalla molteplici sfaccettature, una fitta trama di poteri in cui, il detective Garano, e non solo lui, rischia di rimanere tragicamente coinvolto.

giovedì 25 settembre 2008

Il Libro dei Morti

Dopo l'ultimo devastante caso che l'ha vista in azione in Florida, Kay Scarpetta decide che nella sua vita è giunto il momento di una svolta, non solo professionale. Si trasferisce così a Charleston dove apre uno studio di patologia forense. Proprio quando sembra prendere avvio una tranquilla esistenza nella routine della provincia americana, Kay è chiamata a Roma per collaborare con i carabinieri che indagano sulla terribile morte di una giovane tennista statunitense. 
L'alone di mistero che circonda il delitto si infittisce quando emergono angoscianti relazioni tra quell'omicidio e la morte di un bambino. A tutto ciò non sembra essere estranea una vecchia"nemica" di Kay, la psichiatra Matylin Self. 
Cosa lega questi casi? Perché l'assassino scrive alla dottoressa Self prima di uccidere le sue vittime e di accanirsi con inaudita ferocia su di loro?

mercoledì 24 settembre 2008

Traversata Bondone - Stivo



Quando vengo lasciato alle Viote un vento freddo mi fa rabbrividire, sono 2°C e il sole rimane nascosto da dense e soffici nuvole. In lontananza si odono le grida dei boscaioli soffocate dal bosco. Candide e immacolate le cime più alte del Brenta spuntano tra le nuvole che fittamente coprono le vallate circostanti. Per qualche fugace attimo le tre cime riescono a far capolino tra le nuvole: splendide come al solito nella loro diversità.


(Il Palon)

Ghè da nar...la traversata Bondone Stivo è alcuni anni che mi ronza in testa e oggi sembra proprio la giornata ideale. Con leggera corsetta comincio ad attraversare la piana delle Viote fino a giungere al verdeggiante bosco che ospita il ripido pendio che porta a cima Verde. Il freddo della notte è ancora visibile: erba, fiori e piccole piante ancora in ombra sono ghiacciate e qua e la si possono notare piccoli mucchi di neve congelata.



(Nuvole coprono la val d'Adige)

(Doss d'Abramo e Cornetto da Cima Verde)


Dalla cima, velocemente con alcuni saliscendi, dopo aver calcato il Doss d'Abramo mi ritrovo sulla cima del Cornetto. Seppur avvolta dalle nuvole la mia meta è ben visibile e dopo aver scambiato qualche commento sulla giornata uggiosa con altri escursionisti comincio a scendere di corsa la prativa cresta in direzione dello stivo.


(La cresta che porta allo Stivo)

Alternando tratti di discesa a salita giungo alle Becca, posta circa a metà della cresta, da dove si gode una suggestiva vista sullo specchio lacustre del lago di Cei e seppur limitate dalle numerose nuvole anche sull'abitato di Rovereto.


(Il lago di Cei dalla Becca)

Continuo la mia corsa lasciando dietro a me cima Alta, con la sua caratteristica scultura posta in vetta, cima Bassa e da qui, in poco tempo sono sulla cima dello Stivo.


(Cima Alta)

(Sullo Stivo)

(La val dei Laghi dallo Stivo)

Guardo il cronometro: 3 h e 40 minuti. Sono soddisfatto! Certo si sarebbe potuto sicuramente limare qualche buon minuto ma, dato che a S. Barbara mi aspetta la bicicletta con cui effettuerò il rientro, non ho voluto forzare troppo.
La vista sul lago di Garda è sempre molto suggestiva: con la mente arricchita da queste belle immagini inizio la discesa verso l'abitato sottostante.
Giunto al passo, una breve pausa per integrare liquidi e alimenti, e dopo essermi cambiato d'abiti, inforco la bici gentilmente portatami da mamma e nonno. La salita da Ronzo al passo di Bordala, a causa del gran caldo e del mio abbigliamento pesante, risulta un po' sofferta facendomi sognare indumenti estivi. La discesa verso valle prosegue senza problemi e il rientro a casa è facilitato da un buon venticello che spira verso nord.
Mai zeder...

Il giro di oggi è dedicato a Tiziano ;-).

martedì 23 settembre 2008