giovedì 31 gennaio 2008

Pensiero del giorno

Sfogliando una guida di montagna alla ricerca di una bella escursione da fare domani con Maura, ho notato questa bellissima citazione di Bruno Detassis. Voglio condividerla con voi.

" Della montagna tutti ne parlano con facilità - della sua bellezza, della solitudine, della fatica - abituarsi ed accettarla...è un'altra cosa."



"Tramonto sulla vedretta del Cevedale
dal rifugio Pizzini (SO)"

Sapori di primavera

La voglia di fotografare così presto qualche fiorellino mi ha fatto tornare ad allenare in val Manara. Pur fermandomi ogni tanto a scattare qualche foto, ho cercato di mantenere anche la peformance atletica e a discapito delle mie previsioni, ho accumulato solo un ritardo di 10 minuti rispetto al tempo standard.
Ho ritrovato i fiori visti l'altro giorno e a scanso di equivoci la primula c'è davvero - peccato che sia l'unica foto sfuocata della giornata sigh :-( - buona giornata.







mercoledì 30 gennaio 2008

De Amicitia

Quest'oggi, visto la giornata cruda e nuvolosa, ho deciso di coltivare un po' la mente a discapito del fisico. Come dicevano i latini: "Mens sana in corpore sano". Era da tempo che non mi dedicavo alla lettura di qualche classico che più classico non si può - ai tempi del liceo il solo pensarvi mi provocava lancinanti fitte allo stomaco - quindi oggi ho risfoderato il buon vecchio Cicerone con appunto il suo "De Amicitia". Il De amicitia vuole testimoniare la fiducia incondizionata, che il buon Cicerone, riponeva nell'amicizia. Anch'io come l'antico filosofo ripongo molta fiducia in questo tipo di relazione. Riporto quindi un breve e significativo passaggio. Orsù, rispolveriamo un po' di latino.

"Cum autem contrahat amicitiam ut supra dixi, si qua significatio virtutis eluceat, ad quam se similis animus adplicet et adiugant, id cum contigit, amor exoriatur necesse est. Quid enim tam absurdum quam delectari multisi inanibus rebus ut honore ut gloria aedificio ut vestitu cultuque corporis, animante virtute praedito, eo qui vel amare vel ut ita dicam, remandare possit, non admodum delectari? Nihil est enim remunertione benivolentia, nihl vicissitudine studiorum officiorumque iucundius.
Quid si illud addimus quod recte addis potest, nihil esse quod ad se rem ullam tam alliciat et attrahat quam ad amicitiam similitudo? Concedetur profecto verum esse, ut bonos boni diligant adsciscantque sibi quasi propinquitate coniunctos atque natura. Hihil est enim appetentius similium sui nec rapacius quam natura."

martedì 29 gennaio 2008

Drugs & Money

E' di oggi, pubblicata su Repubblica, la notizia degli orrori calabresi in sanità. Persone malate abbandonate a se stesse, infermieri costretti a svolgere mansioni che vanno al di la delle loro competenze, medici corrotti che fanno diagnosi a distanza, compilano cartelle cliniche fasulle e un bel sacco di altra porcheria. Mi ha colpito uno dei trafiletti in prima pagina: "I pazienti urlavano in corsia ma nessun medico li curava". E' già una cosa deplorevole trarre vantaggio personale sfruttando gli altri; se poi si specula sui malati... non ho parole.
Ispirato da questa vicenda, ho passato un po' di tempo a cercare di elaborare la notizia a modo mio...





Lago di Garda

15.30 mi sto svegliando. Dopo quasi 24 ore filate di lavoro mi sono concesso un paio di ore di sonno. Questa notte devo lavorare nuovamente: non mi dispiace, sono con colleghe simpatiche e ridendo e scherzando il tempo scorre più velocemente. C'è Maura che mi sta chiamando, rispondo ancora un po' assonnato: "Pronto..."! "Ciao Ale - mi dice lei- è dalle due che provo a chiamarti ma hai sempre il telefono spento, volevo andare a fare un giro da qualche parte, in Costalta o in bici, ma mi sa che adesso è troppo tardi". Guardo nuovamente l'ora, è tardi davvero! :-( . Sarà per un altra volta, parliamo ancora un po' e ci salutiamo.
Adesso sono completamente sveglio, di stare a casa non se ne parla proprio. Cosa posso fare? Ho voglia di lago! Prendo la macchina e corro a Torbole. Arrivo giusto in tempo, il sole calante sta lentamente colorando il lago.








Il tempo di alcuni scatti e tutto diventa scuro e uniforme. Me ne torno a casa contento allietato dalla musica dei Dream - "Im learning all about my life by looking through her eyes". :-)

lunedì 28 gennaio 2008

Val Manara

Allenarsi in montagna ha i suoi lati positivi: non si calpesta asfalto, trovi poca gente, puoi godere della tranquillità e della pace del bosco e se sei fortunato puoi anche fare incontri interessanti. Salendo sul ripido sentiero che porta verso il cason, tra un ansimata e l'altra, riflettevo in merito all'inusuale incremento della temperatura di questi giorni. Dicevo tra me e me: " con questo caldo dovrebbero cominciare a fare capolino i primi fiori". Superato un ripido tratto ecco che, come per magia, vedo ai lati del sentiero qualche segno di rinascita: un paio di violette e se la vista non mi ha tradito anche una primula - non ne sono sicuro perchè era troppo lontana dal sentiero - in parte ancora nascosta dalle foglie secche cadute dai faggi. Uno di questi giorni risfodererò il macro.

Com'è bella la natura! Dovremmo imparare a vivere come lei ci insegna: prendere quello che giorno per giorno la vita ci offre senza vivere con la costante ansia per il futuro. E' un mio pensiero e credo che sia molto opinabile ma oggi mi andava di trasferirlo ad altri. :-).

domenica 27 gennaio 2008

De Cadini

Data la poca disponibilità di tempo - pomeriggio devo lavorare - ho deciso di fiondarmi sul Cadin. Era dall'ultima invernale con Luca che non ci andavo. Arrivato al parcheggio ho sentito energie sconosciute salirmi da dentro - forse è la metabolizzazione delle pecche amorose - ed ho sentito che la giornata era promettente: potevo limare i tempi già ottimi. Partito a razzo ho raggiunto la cima in 17 minuti e 30 secondi, un minuto buono rispetto al mio best lap. Sono molto contento. La forma fisica e lo spirito adatto non mancano. Cercherò di diminuire ancora il tempo.

sabato 26 gennaio 2008

Ciaspolata notturna a baita Campedel sul Fausior

Decisione presa all'ultimo, partenza in super ritardo rispetto al normale orario di accesso, scarponi ancora umidi dalla precedente escursione... Nessun problema. Con Daniele, partiamo in velocità dalla località Santel di Fai - dove c'è il Paso - e ci dirigiamo spediti verso la baita dove, se Dio vuole un piatto di orzetto fumante ci attende. La salita procede senza intoppi. Siamo gli unici a salire ancora verso la baita; tutta la gente che incontriamo sta scendendo. Niente paura.
Arrivati nella conca prativa che ospita la baita in gestione alla SAT di Mezzolombardo ci accoglie un nutrito gruppo di persone - molte delle quali un po' alticce per il troppo vino - con le quali scambiamo qualche parola. Dopo esserci ristorati con delle bevande calde e con il tanto sognato orzetto - alla fine ne ho dovuto mangiare due porzioni perchè Daniele non ne voleva :-( - giù a rotta di collo verso casa.
Era tanto che non salivo a baita Campedel, l'ultima volta ci sono andato di corsa da Zambana per allenamento ma credo sia passato più di un anno. Credo che a breve ricomincerò la sessione di allenamento in val Manara. Buonanotte.

Roda di Vael

Ieri sera sul tardi, accompagnati dalla solita corona - forse in questo periodo ne stiamo bevendo un po' troppa - assieme a Luca abbiamo deciso di passare il sabato in montagna. Come meta abbiamo scelto il rifugio Roda di Vael. Era da un po' che mi ronzava l'idea per la testa. Una settimana fa, con Maurizio, l'avevamo scartata per il pericolo valanghe. Oggi invece, complici le basse temperature e l'assestamento del manto nevoso l'escursione si prospettava priva di pericoli, zaino in spalle ordunque.
Sono stato diverse volte in quelle zone, li tra guglie aguzze e dolci pendii erbosi, a compiere escursioni o ferrate - veramente appagante e poco impegnativa è la ferrata del Masarè - ma un'escursione invernale lassù ancora mi mancava.
Ricordavo molto bene il sentiero che porta al rifugio e percorrerlo avvolto nel candido manto nevoso mi ha riempito di gioia. Dopo un primo ripido tratto nel bosco il paesaggio si apre e complice l'ottimo panorama che spazia dal gruppo del Sella al gruppo dei Lagorai ci si emoziona facilmente. Lo vedo ancora, laggiù a sud, che si slancia con le sue linee dolci il Cimon della Pala, poco più in la riconosco il Piccolo Colbricon. Quanti ricordi scaturiscono alla vista di queste e di altre cime :-) .



Imboccato nuovamente un breve tratto nel bosco il sentiero riprende a farsi ripido senza però appesantire la marcia; mano a mano che si guadagnano metri di dislivello - inconsciamente lo sguardo cade sempre sui dati forniti dall'orologio per monitorare dislivello e velocità di salita - il panorama si fa sempre più appagante e dai bianchi e ripidi prati che ci sovrastano cominciamo lentamente ad apparire le cime che si trovano a cospetto del rifugio. Ecco la torre finestra con la sua linea slanciata. Quanti ricordi. Eccolo, finalmente siamo giunti al rifugio.







Ci guardiamo soddisfatti e quasi all'unisono diciamo :" 1,15 h! anche oggi abbiamo limato mezzoretta dai tempi SAT" Malati di tempi e di dislivelli. Dopo aver fatto una breve pausa, allietati dalla compagnia di simpatici volatili non ben identificati ed aver assaporato con gusto la meravigliosa successione di cime che ci circondava ci siamo avviati verso il rifugio Paolina. Nel breve tragitto abbiamo fatto incontri interessanti: alcuni scialpinisti (uno si scusava con il compagno per aver dimenticato l'ARVA nell'automobile - ma si può??? - ) e su balzi rocciosi un camoscio solitario alla ricerca di qualcosa di cui cibarsi. Avrei voluto fotografarlo ma, come sempre capita in quei momenti fuggenti non si ha mai l'obiettivo giusto montato: il 300 mm era nello zaino :-( .
Dal Paolina non ho potuto fare a meno di ammirare la maestosa parete N della Roda di Vael: quante vie importanti sono state tracciate su quelle linee verticali.



Mi volto e vedo il Corno Bianco: un attimo di nervosismo accompagnato da varie imprecazioni pervade il mio io e il mio compagno mi guarda storto. Non può capire!
Scendiamo verso valle e li, tra gole ripide e boscose siamo gratificati da un altro piacevo incontro: due caprioli poco sotto di noi (il 300 mm sempre nello zaino cazzo). Sono contento di questi fugaci incontri. Un altro po' e siamo nuovamente alla macchina. Ridendo e scherzano mi viene voglia di fare un follia...come si può ben vedere... CHE FREDDO!



Splendida giornata.
Grazie Luca per la tua compagnia.

venerdì 25 gennaio 2008

Still life

Ho finito la sessione di Still Life. Non è sicuramente il mio genere di fotografia preferita ma quando il tempo è poco e non ho niente di meglio da fare - in questo periodo sto trascurando un po' la lettura a dire il vero - mi ci dedico volentieri. Ecco qualche esempio. A presto.


(Profumo)


(La COPPIA)


(Colori e Geometrie)

Dosson di Costalta

Quando qualcosa mi turba cerco in tutti i modi di far scivolare via la malinconia. Una volta, quando ancora giovane e immaturo mi affogavo nella birra, ora con qualche anno in più di esperienza ho capito che non ne vale la pena. Metti a repentaglio la tua e altrui salute e non risolvi niente dato che spesso l'alcool provoca un alone di solitudine e depressione attorno a se che è utile solo per peggiorare le cose.
Il mio nuovo rifugio dalla malinconia è rappresentato dalla montagna. Due sono i luoghi che preferisco in queste situazioni: la ferrata del rio secco chiamata semplicemente da me EL CADIN o il Dosson di Costalta. Viste le ultime precipitazioni nevose dei giorni scorsi ho deciso che per oggi era meglio inforcare le ciaspole e salire su quel bellissimo balcone panoramico che è Costalta. Camminare nella neve mi mette pace, tutto appare più tranquillo e i rumori sono ovattati, è molto rilassante.

(Gronlait e Fravort visti da Malga Pez)

Come di consueto giunto sul cocuzzolo - in realtà un vasto prato - ho regalato alla croce di vetta i miei pensieri e così, ristorato e rinfrancato dalla bellezza del luogo mi sono incamminato per la via di ritorno godendomi le cime della Val dei Mocheni che lentamente si coloravano al calare del sole.


(Gronlait e Fravort al calar del sole)

(Tramonto a Malga Pez)

Quest'anno è gia la terza volta che salgo questa cima. Non sarà l'ultima volta. Per fortuna salirò anche quando il mio animo sarà più felice e questo non potrà che aumentare la mia contentezza.
Devo finire la sessione di still life.

De rerum tecnica

Ieri, giovedì 24 gennaio, approffitando di una finestra libera dal lavoro, come programmato da tempo mi sono recato in quel di Mattarello per essere sottoposto ad una MRI (per i non addetti ai lavori MRI= risonanza magnetica) in qualità di cavia. Il termine cavia non mi piace molto perchè mi ricorda quei poveri, però a noi utilissimi, topolini, cani e gatti che affollano i laboratori farmaceutici di mezzo mondo; diciamo che ho prestato servizio come volontario per la ricerca scientifica.
La struttura dedicata agli studi di neuroelttrofisiologia è molto bella, in un luogo tranquillo e con una splendida vista sulle tre cime del Bondone.
Dopo le visite preliminari mi sono infilato nell'angusto ma per fortuna abbastanza ospitale "tubo" della risonanza e li ho cominciato a eseguire i vari comandi che mi impartivano dalla consolle.
E' stata un'esperienza interessante anche se, lo confesso, due ore di permanenza del "tubo" sono lunghe.
Finito l'esperimento, come lo chiamano, gli addetti ai lavori sono stato premiato con le foto di una delle varie serie di scansioni che hanno scattato durante il test.
Se qualcuno fosse interessato a svolgere analoga esperienza consiglio di dare un occhio al sito del CIMEC:http://web.cimec.unitn.it/volunteers/login.php










Ecco alcune foto del mio cervello e delle altre strutture presenti all'interno della volta cranica. (un bel cervello vero :-) ?)

Mi emoziona sempre vedere queste foto perchè è come se riuscissi a guardare dentro di me.
In fondo se sono come sono, con i miei pregi e i miei difetti, è tutto merito di quel groviglio di materia bianca e grigia che si trova dentro la mia testa. Ogni singola azione, pensiero ed emozione viene governato da miriadi di intricati rapporti tra neurone e neurone. Sembra una stronzata eppure...