sabato 8 marzo 2008

Sentiero degli Scaloni

Il tempo oggi non è decisamente dei più belli: quando alle 5.30 mi alzo per andare a lavorare, una dolce pioggerellina cade leggera immersa in una lieve foschia invernale. Voglia di lavorare saltami addosso! La mattina passa senza particolari intoppi e velocemente arrivano le 13.12; mi fiondo a casa - dove Luca mi sta aspettando (Daniele è a letto con la febbre :-( )- e infilate la divisa da runner - cavoli, ho dovuto mettere un paio di pants da bici perché quelli da corsa non saltavano fuori dall'entropia del mio armadio, vabbè mai zeder - si parte per la valle del Sarca.
La meta del giorno doveva essere il monte Brento - modesta elevazione al di sopra di San Giovanni al monte, famoso soprattuto per il Becco dell'Aquila da dove arditi base jumper sfidano la gravità lanciandosi nel vuoto, gode di una bella vista sulla valle del Sarca, sul lago di Garda, sulla catena di Brenta e sulla valle di Fiavè - ma, visto le nuvole che ne avvolgono la cima, decidiamo di tenerci più bassi e quindi, arrivati a Ceniga ci prepariamo per affrontare il sentiero degli Scaloni.
Il sentiero degli Scaloni è un breve percorso che, poco distante dal paese di Ceniga, risale tosto le pareti sovrastanti la valle grazie all'ausilio di qualche cordino corrimano e un paio di scale in legno e metallo. Parcheggiato poco distante dal ponte romano che attraversa il fiume, saliamo velocemente il ripido sentiero - Luca si era proposto di fare un'escursione tranquilla ma con la storia del mai zeder e del ghè da nar... - fino ad incontrare i primi tratti attrezzati; sostiamo pochi secondi per scattare qualche foto per poi inerpicarci nuovamente verso il bosco.


(Salendo gli Scaloni)






(Luca durante la salita)

La vegetazione, influenzata dal mite clima che regna nella valle, ci regala la visione di numerose piante in via di fioritura e tappeti enormi di Erica ci accompagnano lungo il tragitto.


(Primule e violetta)

Lungo il percorso incontriamo varie Cavre - sistemi a fune che servivano, in tempi andati agli abitanti di Dro e Ceniga, per trasportare velocemente a valle i carichi di legna tagliata nei boschi del monte Anglone - e pannelli informativi curati dall'associazione culturale Crozolam: a uno di questi doniamo il nostro pensiero del giorno.




(Impariamo a riconoscere gli alberi del bosco)

In breve siamo a Dro e di qui per stradine di campagna corriamo - Luca mi fa:" Potremmo fare una corsetta di defaticamento fino alla macchina" e io ovviamente, che avevo già progettato un ritorno vivace ,annuisco allegramente - tra meleti e uliveti fino a giungere il punto di partenza.
Un augurio a tutte le rappresentanti del sesso femminile.
Mai zeder...

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