venerdì 21 marzo 2008

Everest e Cho Oyu chiuso l'accesso fino alla primavera 2008

Le autorità cinesi hanno chiuso l'accesso all'Everest e al vicino Cho Oyu, sospendendo i permessi alpinistici e di trekking fino al 10 maggio.
La notizia shock sta rimbalzando su tutti gli schermi internet e in pratica significa che salire il Chomolunga sarà possibile solo da sud, ovvero da Nepal, fino alla fine della stagione primaverile. Quindi, tutte le spedizioni che avevano già programmato la loro salita a queste due montagane dovranno ora trovare altre soluzioni.
La conferma di questa limitazione è arrivata ieri in un fax inviato dal China Tibet Mountaineering Association al Presidente del Club Alpino Nepalese. Fax pubblicato da www.mounteverest.net e che cita testualmente: "preoccupazioni di pesante attività alpinistica, vie di arrampicata sovraffollate e l'aumento di pressione di carattere ambientale che possono causare potenziali problemi di sicurezza nella zona del Qomolangma (incluso il Mt. Cho -Oyu) in questa stagione primaverile, e la limitata capacità di alloggi" come motivi per cui non potranno essere accettate le spedizioni.
Secondo www.mounteverest.net e molte altre fonti invece, la momentanea "chiusura" dell'Everest ha come motivazione il timore delle autorità cinesi che la montagna possa diventare un'opportunità importante per il movimento "Free Tibet", ovvero per le organizzazioni che combattano per i diritti umani e la liberazione del Tibet.
Infatti, il periodo di chiusura coincide con il momento in cui la fiamma dei Giochi Olimpici 2008 dovrebbe raggiungere la cima più alta della terra. Vedere una protesta o sventolare una bandiera Tibetana, invece di quella cinese, potrebbe essere l'incubo più grande per ogni organizzatore.
La "chiusura" di queste due montagne potrebbe dunque essere un’indicazione di quanto sia importante, almeno apparentemente, presentare una patina di esteriore armonia in queste alte terre, culla di in una delle civiltà più antiche del mondo. Soprattutto in questo anno in cui tutti gli occhi del mondo saranno puntati verso l'estremo oriente.

(Everest visto da Nord)
Foto di Francesco Tremolada


Tratto da: http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=36085

2 commenti:

Alessandro ha detto...

Chomolunga è il nome tibetano dell'Everest.

Claudio ha detto...

mi sa che i cinesi stavolta hanno proprio delle brutte intenzioni.....
Credo proprio che seppur il Dalai Lama sia per una pacifica convivenza, boicottare le Olimpiadi non sarebbe poi una brutta cosa.
Dalle ultime notizie che arrivano dal Nepal, si parla di massacri a colpi di mitragliatrice, ma ovviamente nessun membro della stampa presente, e le fonti ufficiali parlano di 8 / 10 morti mentre purtroppo le cose stanno prendendo davvero una brutta piega.
mi è arrivata un'email ... che cito

AIUTIAMO IL TIBET
>
> -> Vi prego di aiutare il Tibet con ogni mezzo in questi giorni.
> I mezzi di informazione non sanno, o non vogliono sapere, o hanno
paura di sbilanciarsi, quello che sta accadendo realmente a Lhasa ed
in tutto il Tibet. Quando parlano di circa 80 morti, o se citano le
fonti cinesi parlano di 10 morti (!), non hanno idea di quanto siano
lontani dalla realtà.
Ora noi siamo a Kathmandu, Nepal; ieri, domenica 16 marzo, un nostro
amico Tibetano e' riuscito a parlare con suo fratello a Lhasa.
Il fratello gli ha detto di aver assistito personalmente ad uno dei
tanti massacri: UNA FOLLA DI CIRCA 300-400 TIBETANI E' STATA
CIRCONDATA DALL'ESERCITO IN UN'AREA DIETRO IL POTALA ( L'ANTICA
RESIDENZA DEL DALAI LAMA A LHASA), E LUI LI HA VISTI MASSACRARE TUTTI
A MITRAGLIATE!!!
Se questo e' un episodio, (che non sapremo mai dai media), quanti
altri ne stanno accadendo in tutto il Tibet?
Ciò che viene riferito dai media è solo una frazione della realtà, è
sempre cosi.
In Tibet si sta nuovamente consumando il tentativo di far tacere per
sempre un popolo innocente, un popolo che non ha altro scopo che
coltivare il proprio intento spirituale.
Una cultura unicamente devota alla Saggezza, a che ritiene la
Compassione il potere piu' grande e definitivo.
Tutto cio' e' percepito dal governo cinese, nella loro follia di
potere e dominio, nella loro ottusità cieca e senza senso, come una
grande minaccia.
Per questo non hanno esitato, e non esiteranno, a farli tacere e
distruggerli in ogni modo.

> Vi prego di aiutare il Tibet con ogni mezzo, e di far sapere con
tutto lo sforzo possibile da ognuno di noi, ciò che sta realmente
accadendo.

> Kathmandu', 17 marzo.
>
> *****.
>
credo che si commenti da sola, la speranza è che sia l'esasperazione a parlare, ma sappiamo che questi fatti accadono......

OM MANI PADME HUM