venerdì 3 ottobre 2008

La chimica della morte

Quando il corpo mutilato di una giovane donna viene ritrovato nelle paludi che circondano Manham, sperduto villaggio del Norfolk, il dr. Hunter è costretto a fare i conti con il proprio doloroso passato. Da tre anni ha scelto di essere medico condotto in questa piccola comunità. Un tempo autorevole antropologo forense, Hunter, era abituato ad affrontare i risvolti più macabri della morte ma, quando la polizia richiede la sua consulenza cerca di defilarsi consapevole che il coinvolgimento porterebbe a galla spiacevoli ricordi. Poi la scomparsa di un'altra donna trascina Manham in un vortice di paura e diffidenza dove nessuno è esente da sordidi sospetti. Ecco quindi che Hunter decide di intervenire, in una lotta contro il tempo, per fermare lo spietato killer...

"Il corpo umano inizia a decomporsi quattro minuti dopo la morte. Quello che è stato l’involucro della vita subisce adesso la metamorfosi finale. Comincia a digerire se stesso. Le cellule si decompongono a partire dall’interno. 
I tessuti si trasformano in liquidi, quindi in gas. Non 
più animato, il corpo diventa un banchetto immobile per altri organismi. Prima i batteri, poi gli insetti. Mosche. Le uova vengono deposte e, poco dopo si schiudono. Le larve si alimentano di quel brodo ricco e nutriente, avanti di emigrare. Abbandonano il corpo in buon ordine, incolonnandosi in un corteo disciplinato, invariabilmente diretto a sud. A volte a sud-est o a sud-ovest – mai a nord, comunque. Nessuno sa per quale motivo."

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