venerdì 8 febbraio 2008

Notturna allo Stivo (m 2059)

h. 18.30 Dal parcheggio del Gianmaria - per i più Lele - contenti che il vento che ha caratterizzato la giornata si sia lentamente ridotto ad un soffio ci dirigiamo, come preannunciato, in val di Gresta alla volta dello Stivo.
Giunti al passo di Santa Barbara, la temperatura è già 0°C ma ciò non ci preoccupa più di tanto, siamo ben equipaggiati e la voglia di salire è molta. Bardati a dovere e inforcate le ciaspole ci incamminiamo quindi lungo la stradina che lentamente si inerpica lungo il versante sud-occidentale della montagna, avendo il nostro bel da fare a trovare qualche rimasuglio di neve nella prima parte del tracciato in quanto ancora asfaltata. Appena usciti dall'erto tratto nel bosco la montagna ci mostra tutta la sua bellezza: irti e candidi pendii si trovano dinnanzi a noi. Mi piace andare in montagna di notte soprattutto l'inverno per due motivi: in primis si può fare meno attenzione a dove si mettono i piedi dato che la neve fornisce un pavimento levigato e uniforme, secondo, il contrasto fra il bianco della cima e lo scuro del cielo sovrastante la fa apparire più imponente e degna di rispetto.
Dopo aver percorso buona parte del percorso lungo la stradina ordinaria, giunti al mio classico punto di riferimento - un abbeveratoio per bovini - invito Daniele e Maurizio a piegare il naso all'insù per percorrere la "direttisima" al Marchetti. La "direttissima" non è altro che la salita lungo il percorso che segue la teleferica deputata a portare rifornimenti al rifugio: molto ripida.
Salendo velocemente anche se a fatica, data la presenza di neve lastricata, in neanche un ora e 40 siamo al rifugio. Poco prima di giungere al rifugio facciamo una sosta sul ripido pendio per godere l'ottimo panorama che il lago di Garda - a mio parere simile ad un mare di inchiostro - ci offre e nel silenzio più totale l'unica cosa che sentiamo è l'imperterrito pulsare del nostro cuore sotto sforzo. Una breve pausa rifocillatoria al rifugio, il termometro segna -8°C e poi su in velocità fino alla cima. La croce ci attende in compagnia di un venticello fastidioso che ci fa sostare pochi attimi sulla cima. In quei brevi momenti ripassiamo un po' di geografia trentina e Maurizio ci indica le varie costellazioni che colmano lo stupendo cielo che ci sovrasta - unica nota negativa l'eccessivo inquinamento luminoso; servirà davvero tenere accese tutte quelle luci la notte - e che mi regala forti emozioni.


(Inquinamento luminoso nella "busa" dal rifugio Marchetti)

Scendendo nuovamente al rifugio ci concediamo il tempo di alcuni scatti - io davvero pochi perchè le mani cominciavano a gridare aiuto per il freddo :-( nonostante due paia di guanti - e poi giù a rotta di collo verso la macchina.


(Io e Maurizio al rifugio Marchetti)


(Daniele e Maurizio)

Nello scendere, più o meno a metà percorso, dato che il fascino del cielo spesso mi portava a guardare più la volta celeste che il sentiero, vengo ripagato da una stella cadente - l'ha vista anche Maurizio - e come uno scolaretto esprimo il mio desiderio.
Sono le 23.00 e siamo già al punto di partenza, peccato. In breve siamo nuovamente a Lavis.
Bellissima escursione con ottima compagnia.
Aggiungo alcune foto fatte in un escursione precedente per dare il giusto valore al luogo.


(Panorma verso il lago di Garda dal rifugio - 2006)


(Canaloni verso il passo Bordala - 2006)


(Cima Stivo con croce di vetta - 2006)

11 commenti:

Maurizio ha detto...

Davvero una bellissima serata! Era la prima volta che facevo un'uscita in notturna..ed è un'esperienza che voglio senz'altro ripetere. La prossima volta magari con la luna piena!..questo significherebbe meno stelle in cielo ma, forse, niente frontali accese. La più totale immersione nell'ambiente naturale.

PS:Davvero uno spreco enorme quelle luci accese nelle città. Sono convinto che, senza fare scelte drastiche, un buon 50% potrebbe essere spento.

Alessandro ha detto...

Credo anch'io che una riduzione significativa dell'illuminazione notturna non porterebbe a chissà quali disagi per la popolazione.
Tra l'altro la maggior parte delle persone di notte è in viaggio si, ma nel mondo dell'onirico.
Esucrsione con luna piena? Basta organizzare :-).

PS: mai zeder

Alessandro ha detto...

Grazie a Daniele che, leggendo il post, ha trovato la mancanza di una "S" in verso che mi era proprio sfuggita!

Alessandro ha detto...

Per Daniele e Maurizio: il dislivello di ieri è stato 950 m tondi tondi!

Anonimo ha detto...

Non sono sicuro che fare delle escursioni sulla neve di notte sia del tutto legale, ma non ci giurerei..

Maurizio ha detto...

X anonimo: BUAA HA HA HA HA HA HA HA!!!!!!!!!!! Troppo forte questa

Alessandro ha detto...

Non sono sicuro se aprire la bocca solo per sputare sentenze e sparare scemenze sia del tutto legale, ma non ci giurerei...

Anonimo ha detto...

Non sono sicuro che qualcuno abbia richiesto il Suo intervento, Sua Santità..

Alessandro ha detto...

Nemmeno il tuo intervento era stato richiesto!
Permetterai, essendo il moderatore del blog, di intervenire a mio piacimento?
Qualcuno direbbe che è tutto merito del progresso. Se vuoi te lo presento :-).

Anonimo ha detto...

grazie, mi piacerebbe

Alessandro ha detto...

Legge 363/2003
"Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo"