venerdì 8 maggio 2009

Che Guevara al monte Casale

Venerdì 8

Dopo la pedalata di ieri, oggi con Luca è la volta della Che Guevara, una semplice ferrata che dal paese di Pietramurata, superando un dislivello di 1400 m, permette di raggiungere la cima del monte Casale.




Dopo il primo tratto di sentiero usato sovente da climbers che arrampicano sulle "lucenti" pareti della montagna, comincia il primo tratto attrezzato che porta verso l'alto fino a raggiungere un altro sentiero che dopo un breve tratto in discesa, l'unico, ricomincia a salire usando un sistema di cenge e placche che alternandosi si avvicinano alle gialle e strapiombanti rocce al di sotto della cima. Fortunatamente la giornata è un po' velata e quindi la canicola, comunque già fastidiosa, è minore rispetto ad un giorno senza cielo.

(Luca all'attacco ferrata)
(Luca verso il lago di Toblino)
(Luca sulla ferrata)

(Io durante la salita)
(Luca sulla ferrata)

Giunti ridendo e scherzando sulla cima siamo accolti da numerosi crocus e anemoni che tappezzano i degradanti prati che portano verso la val Giudicarie.

(Croce di vetta)
(Anemone di montagna)

La discesa la facciamo sul mitico sentiero del Rampin - un nome, una garanzia - che seppur chiuso per manutenzione permette di scendere velocemente verso valle.
Mai zeder...

2 commenti:

norby ha detto...

cos'è una giornata senza cielo? L'apocalisse??????

Anonimo ha detto...

mmm.. la Che Guevara prima o poi devo farla!

Ma sto sentiero del Rampin a me han detto che è messo proprio male e che conviene scendere dall'altra parte, ovviamente così facendo bisogna aver due auto :P

Misty