lunedì 15 giugno 2009

Monte Pasquale - Parete Nord

Venerdì 12 - Sabato 13



Partiti da casa mia verso le h 20.30 io, Egon e Stefano dopo aver salito e disceso il passo del Tonale ed un ancora innevato passo Gavia, verso le 23.00 giungiamo all'albergo in loc. ai Forni sopra il turistico paese di Santa Caterina Valfurva.
Con un bellissimo cielo stellato, a tratti oscurato da cupi nuvoloni, risaliamo la val di Cedec fino a giungere verso la mezzanotte al rifugio Pizzini. Qualche ora insonne nell'accogliente ma al contempo scomodissimo locale invernale del rifugio e ghè gia da nar...
La meta odierna è la parete nord del monte Pasquale. Salita per la prima volta da Gandolfi e Piovano nel settembre del 1945, questa via di circa 600 m di dislivello si presenta come una parete ghiacciata con costole rocciose affioranti con pendii fino a 58°.
Dal rifugio, su detriti attraversiamo la morena che sottostante la vedretta di Cedec e zigzagando un po' tra rocce e neve ci portiamo alla base del ripido canale. Intanto il sole pian pianino comincia a far capolino creando un magico gioco di luci e colori sulle montagne circostanti ed in particolare sul maestoso ed imponente Gran Zebrù.

(Egon)
(Gran Zebrù all'alba)
(Salendo al Pasquale)
(Egon e Stefano)

(Gran Zebrù all'alba - particolare)
(Gran Zebrù all'alba)
(Salendo al Pasquale)
(Cime all'alba)
(Il rifugio Casati)
(Salendo al Pasquale)

Con pendenza via via più sostenuta, ma con condizioni ideali, saliamo di quota fino a trovare poco sotto la cima un breve tratto ghiacciato che in breve porta in vetta.
Qui, la vista è stupenda e spazia dal Cevedale, al Palon della Mare, alla splendida punta San Matteo.

(Punta S. Matteo)
(Palon della Mare)
(Io e Egon poco sotto la cima)
(Egon e Stefano durante discesa)
(Egon e Stefano durante discesa)
(Il rifugio Casati)

La discesa, agevole, avviene scendendo per la vedretta di Cedec costeggiando qua e là splendidi serracchi dalle più svariate geometrie.

(Geometrie glaciali)
(Io sulla vedretta di Cedec)
(Stefano ed Egon sulla vedretta di Cedec)
(Il monte Pasquale con la sua parete nord)

Giunti nuovamente al Pizzini velocemente scendiamo al punto di partenza e verso le ore 14 siamo nuovamente a casa.

(Rifugio Pizzini)
(La strada al passo Gavia)

Mai zeder...

In bici per i boschi

Giovedì 11


In compagnia di Elena, Luca e Maura.

sabato 13 giugno 2009

Il compito di un gatto di strada

Dopo una gioventù on the road, Rossana è diventata una gatta "condominiale": ha trovato rifugio in un cortile torinese, insieme ai suoi cuccioli, coccolata dalla portinaia Aurora e dalla vedova Esposito. A scombussolare le sue giornate ci pensa Ramon lo sciupagatte, bellissimo e fiero, con il brillio dei suoi occhi verde-semaforo e il sorriso abbagliante a ventotto denti. Compagno infedele e padre decisamente assente, una mattina, prima di sparire del tutto, Ramon le confida il suo segreto: è un discendente del mitico gatto del Cheshire - lo Stregatto di "Alice nel paese delle meraviglie" - e ha ereditato il potere di rendersi invisibile, o quasi... Rossana dovrà scegliere tra i loro cuccioli l'erede giusto, trasmettergli il segreto e soprattutto imporgli di portare a termine il Compito. Inizia così l'avventura di Ruggine, catapultato verso il Nord contro la sua volontà, alla ricerca del luogo in cui dovrà assolvere l'importante missione. Tra mille peripezie e pericoli di ogni sorta, incontra Odradek, la strana creatura letteraria balzata fuori da un racconto di Kafka e, da quel momento, suo inseparabile compagno d'avventure. Attraverso l'esaltante scoperta della letteratura, e qualche incontro inaspettato, Ruggine e Odradek affronteranno un vero e proprio viaggio nella complessità del mondo, in cui il calore dell'amicizia sarà la vera rivelazione.

Leggetelo che è divertentissimo :-)

venerdì 12 giugno 2009

La luna argentea

Giovedì 11

Dopo alcuni giorni trascorsi con Maurizio in falesia a fare monotiri, oggi la giornata si presenta ideale per fare una bella via in val del Sarca. Durante il tragitto in macchina decidiamo che la Luna Argentea su cima alle Coste può rappresentare una valida scelta.




Aperta da H. Grill e compagni pochi mesi fa la via sale su splendida roccia in un susseguirsi di placche, diedri e piccoli strapiombi. La difficoltà sempre sostenuta si aggira sul V grado con passaggi che arrivano fino al VII.


(Maurizio)
(Maurizio su Lo scudo della Luna)
(Serial climbers)

A mio dire la più bella via di Grill fino ad ora salita. Se avete occasione andate a farla e credo non rimarrete di certo delusi.
Mai zeder...

Torre di Pisa con Michele

Mercoledì 10

Dato che Michele aveva poco tempo a disposizione, accantonata l'idea di andare a fare qualche viuzza sul Sella, decidiamo di salire al rifugio Torre di Pisa - uno rifugio nel gruppo del Latemar - per scalare la corta ma molto estetica torre.
Da una deserta alpe di Pampeago, meta ambita in inverno per le sue numerose e larghe piste, cominciamo a salire verso passo Feudo in una giornata che assomiglia molto più a un giorno d'autunno che di fine primavera. Sul sentiero del Vertical Latemar -gara di corsa in montagna sui 1000 m di dislivello - cominciamo a trovare i pallidi resti di un inverno che non vuole abbandonarci; la salita verso il rifugio continua così per buona parte su neve :-).
Giunti al rifugio, stranamente già aperto, dopo qualche battuta con il gestore ci portiamo verso nord dove è situata la piccola torre. Nel frattempo una fitta nebbia è salita dalle vallate e così fatichiamo a trovare la giusta direzione ma poi, grazie alla conoscenza del luogo riusciamo a trovare la piccola traccia di sentiero che ci conduce alla meta.

(Avvicinandosi alla torre)

La salita su gradi molto semplici non richiede particolari doti alpinistiche ma non per questo regala splendide sensazioni. Dalla piccola terrazza sommitale ci caliamo brevemente in doppia e poi, dato che la corda non aveva alcuna intenzione di scendere con noi mi è toccato pure risalire e cercare un ancoraggio migliore che permettesse alla corda di scendere :-D.


(Michele sulla cima di Torre di Pisa)
(Serial climbers)
(Michele scendendo a corda doppia)
(Io scendendo a corda doppia)

Di ritorno al rifugio, il rifugiante ci offre da bere in quanto primi salitori del 2009 della torre...più di così :-).
(Sulla via di ritorno scendendo a Pampeago)

lunedì 8 giugno 2009

Zambana Vecchia - Paganella

Mentre Elena, Amos e Norberto dopo averci deposto a Zambana Vecchia si portavano in macchina a Fai della Paganella, io e Luca cominciavamo a risalire la val Manara per raggiungere poi il trio qualche centinaio di metri sotto la vetta.




Non tirando eccessivamente e chiacchierando per più di metà percorso in meno di 2 h e 10 eravamo in vetta.
Mai zeder :-)!

venerdì 5 giugno 2009

Malga Dagnola alta con Elena

Giovedì 4



Pomeriggio uggioso a causa delle numerose nuvole che tingono il cielo di numerose gradazioni di grigio. Ghè da nar...dopo aver raccolto un po' di succosissime ciliege parto con Elena per l'altopiano della Paganella. Visto le nuvolacce scartiamo subito l'idea di salire sul Croz dell'Altissimo e ci dirigiamo quindi verso la località Pegorar e da qui cominciamo a salire la forestale che porta a malga Dagnola bassa.
Il bosco nonostante porti ancora i segni dell'inverno: rami spezzati si alternano a alberi sradicati :-(, comincia pian pianino a rifiorire dando tangibili segni di vita.

(Colori nel Bosco)
(Colori nel Bosco)
(Nei pressi di malga Dagnola bassa)

Dopo la prima malga il sentiero comincia a farsi molto ripido :-) e salendo con numerose zeta nel bosco porta sui digradanti prati ove è situata malga Dagnola alta; sopra di noi Piz Galin e cima Dagnola sono avvolte nelle nubi e il vento che spira freddo da sud ci invita a non procedere oltre.

(Fiori a malga Dagnola alta)
(Elena a malga Dagnola alta)
(Botton d'oro)
(Malga Dagnola alta)

Posti solitari e selvaggi questi :-)... si corre pure il rischio o la fortuna (dipende dai punti di vista) di incontrare l'orso.
Ciao

Trail mocheno con Luca

Martedì 2

Dopo il suo infortunio calcistico con relativo strappo muscolare, Luca ricomincia a trovare la forma :-).
Mai zeder...

Ferrata Rio Secco

Martedì 2

Val san Nicolò

(Col Ombert)
(Botton d'oro in val San Nicolò)
(Val san Nicolò)
(Val san Nicolò)