venerdì 7 novembre 2008

In su e in sé.

L'alpinismo si rivolge essenzialmente all'andare in su, la psicologia si interessa prevalentemente dell'essere in sé. In su significa in alto. Seguire un percorso di verticalità, raggiungere una cima, ma significa anche essere su, provare uno stato di euforia, come si può verificare anche durante un ascensione. In sé significa raggiungere una condizione d'equilibrio psichico e di contenimento emotivo, ma significa anche ritrovare la strada dell'introspezione, individuare la correlazione tra esterno ed interno, riconoscere la propria condizione e il proprio mondo intrapsichico attraverso un esperienza nel mondo circostante. All'apparenza si tratta di due discipline che non possiedono reciprocità, né articolazioni comuni, tuttavia entrambe condividono un interesse prioritario per il corpo e la mente, riconoscendoli nell'unità indivisibile e irripetibile dell'individuo in relazione con il mondo.

"Restituire più tempo alla strada che percorriamo corrisponde a ritrovare più tempo per la nostra vita."

"[...] gli alpinisti sono legati alla montagna da una passione indicibile e inesauribile, una strana patologia senza rimedi, provocata dalle spinte romantiche, ma anche dal disagio sociale e dall'orgoglio, dall'emulazione e dalla competizione, dal narcisismo e dal desiderio insoddisfatto."

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