lunedì 11 agosto 2008

Cevedale più o meno

Venerdì 8 - Sabato 9




(Profilo altimetrico della discesa)

Dopo cupi presagi meteo in autostrada, io e Elena siamo al parcheggio situato in cima alla val Martello, sono circa le 16 e se tutto va bene ci aspettano circa 4 ore di buona camminata con zaini non proprio leggeri prima di raggiungere il rifugio Casati.


(In autostrada)

Risalendo la val Longa lasciamo alle nostre spalle il rifugio N. Corsi, la stupenda cascata che scende dai rimasugli del ghiacciaio di cima Marmotta e il rifugio Martello.


(Chiesetta al rifugio N. Corsi)

(Salendo la val Longa)

(Il rifugio Martello)

La salita è lunga, lunghissima ma, la vista del ghiacciaio e della Zuffal Spitze ci fa andare avanti spediti, in silenzio, assorti nei nostri pensieri alternando falsopiani a tratti molto ripidi.
Dopo circa 3 ore siamo all'attacco del ghiacciaio ed ecco che all'improvviso il tempo volge in breve al brutto: dove prima la visibilità era ottima, il cielo era di un bell'azzurro e l'ultimo sole baciava dolcemente le cime circostanti, ora c'è solo vento, freddo, neve e nebbia. In questa bufera estiva calziamo velocemente imbrago e ramponi, ci assicuriamo con la corda e cominciamo a procedere, seguendo un itinerario molto approssimativo - la neve ha cancellato velocemente eventuali tracce - verso il rifugio. La visibilità è di poco superiore al metro, la zona pur non essendo troppo crepacciata risulta insidiosa e come se non bastasse, sopra di noi comincia a infuriare un temporale con i fiocchi con tuoni, lampi e saette: una meraviglia con picozze, ramponi e bastoncini... :| :-( .
Zigzagando tra un crepaccio e l'altro finalmente troviamo una traccia e così, rincuorati, raggiungiamo finalmente il rifugio. Dopo un'abbondante cena ci ficchiamo subito sotto le coperte pronti per la cima di domani; le previsioni danno tempo splendido e quindi all'alba bisogna essere attivi.

h 5.00
Apro la porta del rifugio ancora addormentato e mi trovo davanti un muro impenetrabile di nebbia accompagnato da un vento gelido ed insistente. Me ne torno a letto.

h 7.00 Ancora nebbia. I pochi ospiti del rifugio sono tutti di malumore e qualcuno si incammina frettolosamente sulla via del ritorno. Decidiamo di aspettare ancora un po'.

h 10.00 Il sole cerca in ogni modo di farsi spazio tra le nubi e ciò induce un gruppo a partire immediatamente verso la cima. Due minuti dopo di nuovo nebbia...

h 12.00 Sta diventando tardi e visto che il tempo non tende a migliorare ci prepariamo e cominciamo anche noi la discesa. Siamo quasi giunti alla fine del ghiacciaio quando d'un tratto le nuvole fuggono in ritirata lasciando spazio ad uno splendido sole. Fanculo!
Numerose cordate partono verso la cima.


(Zuffal Spitze e Cevedale)

(Zuffal Spitze e Cevedale)

(I rifugi Guasti e Casati)

(Sul ghiacciaio)


(Elena)


(Acrobazie "glaciali")

(Noi davanti al Cevedale)

La voglia di tornare indietro è molta ma il tempo stringe: ci aspetta un lungo rientro. Con l'amaro in bocca proseguiamo nella discesa.


(Elena guardando il ghiacciaio Cevedale)










Sarà per un altra volta :-(.
Mai zeder...

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