domenica 21 giugno 2009

I "colori" del ghiacciaio

(Vedretta del Pasquale)
(Cevedale e nord del Pasquale)
(Gran Zebrù)
(Cevedale e Pasquale)
(Pasquale)
(Pasquale)




(Rifugio Casati)
(Verso il Palon della Mare)
(La cresta del Rosole)
(Verso il Palon della Mare)
(La vedretta di Cedec dal Cevedale)


mercoledì 17 giugno 2009

Trail sul Cauriol con Michele

Martedì 16

Malga Sadole, Passo Sadole, via Italiana, Cima Cauriol, via Austriaca, malga Sadole.
Un'ora e 15 minuti per la salita :-).


Tra Catinaccio e Sciliar

Domenica 14



Nonostante la voglia di dormire fosse ancora molto ormai era stato programmato che alle 7.30 circa, assieme ad Elena, dovessi incontrarmi con Michele, Maura e Valentina a Lavis per andare a fare un giro con partenza dalla val di Tires.
Dai Bagni di Lavina Bianca ecco dunque che il nostro ristretto gruppo comincia a risalire la bella e lunga val Ciamin che salendo dolcemente di quota ci porta al di sotto delle splendide cime del Catinaccio verso sud e dell'alpe di Tires verso nord.

(Valentina e Maura)
(Risalendo la val Ciamin)
(Croda di Re Laurino)

Mentre Maura e Valentina, meno allenate, salivano direttamente al rifugio Alpe di Tires, io Elena e Michele al bivio piegavamo verso destra e ci incamminavamo verso il rifugio Bergamo il quale si trova incastonato in una stretta valle che conduce a seconda dell'itinerario intrapreso al passo Principe o al passo del Molignon.

(Io e Elena con la Croda di Re Laurino)
(Il rifugio Bergamo)
(Michele e Elena)
(Elena)
(Michele)
(Escursionisti salgono al passo Principe)

Poco sopra il rifugio comincia a fare capolino un abbondante strato di neve che sfidando il caldo ormai estivo resiste ancora tenacemente in quota. Giunti al passo del Molignon, volgendo lo sguardo verso sud si gode di una splendida visuale verso il possente Catinaccio d'Antermoia - splendida cima che ho salito più volte -mentre spingendosi a nord, dietro il Dente e la cima di Terrarossa svettano maestosamente imbiancati i ghiacciai della cresta di confine.

(Cima e Denti di Terrarossa dal passo del Molignon)
(Elena al passo del Molignon)
(Io e Michele al passo del Molignon)
(Al passo del Molignon)
(Verso l'alpe di Tires)
(Rifugio alpe di Tires)
(Michele)
(La cresta di confine)
(Io e Elena con il Sasso Piatto)

A salti su neve e roccia scendiamo in poco tempo al rifugio Alpe di Tires ricongiungendoci così alle due compagne di escursione; con loro saliamo alla forcella di Terrarossa dalla cui comoda panchina si rimane estasiati dal panorama sullo splendido altopiano di Susi con lo Sciliar, sulle Odle, sul gruppo del Sassolungo, del Sella, della Marmolada e sulla catena del Lagorai.

(Abbracci rocciosi)
(Maura e Valentina con il Sasso Piatto)
(Lo Sciliar e l'altopiano di Susi)
(Alla forcella di Terrarossa)
(Io nei pressi della forcella di Terrarossa)

Ghè da nar...Michele deve rincasare a ore decenti e quindi speditamente ci riportiamo verso il punto di partenza.

(Ultima siesta in val Ciamin)

Mai zeder...

lunedì 15 giugno 2009

Monte Pasquale - Parete Nord

Venerdì 12 - Sabato 13



Partiti da casa mia verso le h 20.30 io, Egon e Stefano dopo aver salito e disceso il passo del Tonale ed un ancora innevato passo Gavia, verso le 23.00 giungiamo all'albergo in loc. ai Forni sopra il turistico paese di Santa Caterina Valfurva.
Con un bellissimo cielo stellato, a tratti oscurato da cupi nuvoloni, risaliamo la val di Cedec fino a giungere verso la mezzanotte al rifugio Pizzini. Qualche ora insonne nell'accogliente ma al contempo scomodissimo locale invernale del rifugio e ghè gia da nar...
La meta odierna è la parete nord del monte Pasquale. Salita per la prima volta da Gandolfi e Piovano nel settembre del 1945, questa via di circa 600 m di dislivello si presenta come una parete ghiacciata con costole rocciose affioranti con pendii fino a 58°.
Dal rifugio, su detriti attraversiamo la morena che sottostante la vedretta di Cedec e zigzagando un po' tra rocce e neve ci portiamo alla base del ripido canale. Intanto il sole pian pianino comincia a far capolino creando un magico gioco di luci e colori sulle montagne circostanti ed in particolare sul maestoso ed imponente Gran Zebrù.

(Egon)
(Gran Zebrù all'alba)
(Salendo al Pasquale)
(Egon e Stefano)

(Gran Zebrù all'alba - particolare)
(Gran Zebrù all'alba)
(Salendo al Pasquale)
(Cime all'alba)
(Il rifugio Casati)
(Salendo al Pasquale)

Con pendenza via via più sostenuta, ma con condizioni ideali, saliamo di quota fino a trovare poco sotto la cima un breve tratto ghiacciato che in breve porta in vetta.
Qui, la vista è stupenda e spazia dal Cevedale, al Palon della Mare, alla splendida punta San Matteo.

(Punta S. Matteo)
(Palon della Mare)
(Io e Egon poco sotto la cima)
(Egon e Stefano durante discesa)
(Egon e Stefano durante discesa)
(Il rifugio Casati)

La discesa, agevole, avviene scendendo per la vedretta di Cedec costeggiando qua e là splendidi serracchi dalle più svariate geometrie.

(Geometrie glaciali)
(Io sulla vedretta di Cedec)
(Stefano ed Egon sulla vedretta di Cedec)
(Il monte Pasquale con la sua parete nord)

Giunti nuovamente al Pizzini velocemente scendiamo al punto di partenza e verso le ore 14 siamo nuovamente a casa.

(Rifugio Pizzini)
(La strada al passo Gavia)

Mai zeder...