sabato 17 luglio 2010

Ortles

(Il rif. Payer con il percorso della via normale)
(Alba dalla normale dell'Ortles)
(Alba sul ghiacciaio dell'Ortles)
(Gabriele salendo la normale)
(Gabriele nel passaggio sotto i serracchi)
(Gabriele salendo la normale)
(La vetta dal ghiacciao superiore)
(In vetta)
(Durante la discesa)
(L'affollamento della normale durante la nostra discesa)

Ortles m 3905 via normale - gruppo Ortles Cevedale - PD
Ale e Gabriele

Senza sangue


Manuel Roca e i suoi due figli vivono in una vecchia fattoria isolata nella campagna. Un giorno quattro uomini su una vecchia Mercedes imboccano la strada polverosa che conduce alla loro casa. Come se stesse aspettando da sempre questo momento, Manuel Roca non perde un attimo e chiama a sé i due figli. Qualcosa di terribile e indescrivibile sta per accadere; qualcosa che sconvolgerà irrimediabilmente la vita di tutti, soprattutto quella della piccola Nina.

Oceano Mare

Molti anni fa, nel mezzo di qualche oceano, una fregata della marina francese fece naufragio. 147 uomini cercarono di salvarsi salendo su un'enorme zattera e affidandosi al mare. Un orrore che durò giorni e giorni. Un formidabile palcoscenico su cui si esibirono la peggior ferocia e la più dolce pietà. Molti anni fa questo e altri destini incontrarono il mare e ne rimasero segnati. Oceano mare li racconta perché, ad ascoltarli, si sente la voce del mare.
Lo si può leggere come un racconto a suspense, un poema in prosa, un conte philosophique, un romanzo d'avventure. In ogni caso vi domina la gioia rapinosa di raccontare storie.

"Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così..."


"Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce a immaginarsi il desiderio."

"Uno si fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta a giocarci insieme, e te li smonta, un attimo, una frase, e tutto si disfa. Succede. Mica per altro che vivere è un mestiere gramo. Tocca rassegnarsi."

sabato 26 giugno 2010

Piccola MIcheluzzi

Toccata e fuga sul Ciavazes mercoledì pomeriggio. Partiti io e Edo da TN all'una con l'imcombenza delle lancette sulla testa (alle nove iniziavo notte) siamo corsi al passo Sella, fatta questa divertente via con gli ultimi 3 tiri davvero simpatici e piacevolmente esposti e poi zo nuovamente in the city :-D.


(Thanks to Sassbaloss.com)

Via Rossi-Tomasi

Con Laura un sabato mattina subito dopo aver smontato notte perché con una giornata senza nuvole è un vero peccato andare a dormire :-). Niente foto (devo prendermi una compattina per andare in via) ma in compenso un video passatomi da un'altra cordata del soccorso avvenuto con l'elicottero in seguito alla caduta di sassi provocata da un deficiente proprio su questa via :-(.

(Thanks to sassbaloss.com)
(Itinerario n. 73)

(Pale al limite...per il nostro frullator)

Il mercurio serpeggiante



Via non troppo entusiasmante ma l'incognita del tempo della settimana scorsa ci ha un po' intimorito e quindi io e Michele siamo restati vicini a casa e su cose semplici. Meritevole il tiro con traverso e strapiombo. Bella roccia anche se spesso disturbata dalla vegetazione.

mercoledì 16 giugno 2010

Arrampicando sul passo Sella

Via freccia - Ia torre del Sella - IV

(La Marmolada dalla I torre del Sella)



(Michele e Edo)
(Michele e Edo)

Diedro Gluck - IIa torre del sella - IV


(Mi farà sicura bene???)
(Piz Boè al tramonto durante la discesa dalla II torre del Sella)

Via della Rampa - Piz Ciavazes - IV

(Michele in sosta a metà via)


(Serial climbers sulla cengia dei camosci)
Ale, Edo, Michele

venerdì 4 giugno 2010

Al rif. Croz dell'Altissimo passando per la val Manara



Partiti un po' in ritardo rispetto a quanto prestabilito, io e Franz (che nasconde doti da toro innate) siamo riusciti a compiere l'intero giro che mi ero prefissato giusti in tempo per pemettere a lui di montare il turno di pomeriggio...certo sto pome non sarà una rosa ma in rianimazione trova sicuramente qualcosa per tirarsi su :-D.
Bravo Biscia!

Fai-Andalo


Pellegrinaggio d'autunno

I racconti contenuti in questa raccolta, tutti scritti intorno ai primi anni del Novecento, appartengono alla produzione giovanile di Hesse e sono accomunati dalla scelta dei temi e degli aspetti cosiddetti "minori" del vivere e della natura: un′attenzione e un gusto quasi crepuscolari che con tacita discrezione vogliono sottrarsi alle grida di meraviglia e alle esaltazioni estatiche, dirigendosi piuttosto verso sentimenti e particolari intimi, raccolti e delicati, che acquistano significato nella liricità di una prosa dolcemente evocativa. I protagonisti sono sempre giovani che si ribellano alle false e vuote imposizioni di una società borghese in cui non vogliono riconoscersi; ma la loro protesta, lungi dall′assumere toni plateali, si fa interiore, sommessa, anche quando sfocia nel gesto disperato del suicidio o nella solitudine voluta cui conduce l′abbandono del mondo "dei grandi", e nella ricerca raminga di una vita che possa garantire la soddisfazione degli aspetti più autentici e sinceri dell′individuo e la riconciliazione con la natura.