Alan Bennett ci tuffa in due brevi farse scanzonate
e impertinenti. Entriamo così nell'atmosfera briosa di "Mrs Donaldson
ringiovanisce", dove una rispettabile vedova di mezza età, dedita al
mestiere di simulatrice di malattie in una clinica universitaria, si trova
inopinatamente nel ruolo di apprendista voyeur; e poi nell'esilarante girandola
di amplessi e ricatti incrociati di "Mrs Forbes non deve sapere", la
sorniona pochade familiare dove finiremo per godere del più grande fra i
privilegi - quello di scoprire i segreti per primi. Tutto da ridere? Come
sempre con Bennett, non proprio. Il nostro "maestro
dell'osservazione" guarda il mondo come uno Swift fattosi malinconico e
bonario; e con un'ironia mai livida, spesso affettuosa, irride le inibizioni, i
convenzionalismi, le piccole miserie delle persone che si dichiarano normali
nella loro vita di ogni giorno. Riuscendo anche questa volta, con la sua
maliziosa levità, a insinuarsi nella psiche di tutti.
"Ma se per sbarazzarci degli oggetti che ripudiamo ci sono i mercatini dell'usato, non esistono bancarelle che rivendano i nostri beni più indesiderati, come i nomi, i parenti o l'aspetto che ci ritroviamo allo specchio."
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