Sabato 1
Dopo una notte passata nel nuovo acquisto di Tiziano in una piazzola del passo Sella, quando sono quasi le 8 arrivano finalmente anche Mirco e Luca e così ha inizio una nuova salita.
Dopo tanto tempo e alcuni tentativi falliti per il brutto tempo quest'oggi abbiamo deciso di salire sull'altopiano del Sella attraverso la difficile ferrata delle Mesule; passati sotto le torri del Sella - a guardare lo spigolo della IIa mi scappa un sorriso - in breve giungiamo all'attacco della ferrata ove è già presente un nutrito gruppo di "ferraioli" ;-) . Fortunatamente, dato che stanno ancora sistemandosi l'imbrago con una manovra fulminea riusciamo a superarli riuscendo così a non dover sostare in fila in piena parete come massaie in un supermercato.
(Tiziano e Luca sulla ferrata delle Mesule)
La ferrata, a tratti priva del cordino di sicurezza si insinua nella parete attraversando camini, diedri e placce talora molto esposte fino a giungere sul plateau sommitale da cui spunta l'ultimo slanciato rilievo del Piz Ciavazes.
(Nei pressi di un fungo roccioso)
Da qui, per traccia di sentiero e ancora qualche tratto attrezzato si raggiunge la cima del Piz Selva da cui poi parte un comodo sentiero che attraversa per tutta la sua lunghezza l'altopiano delle Mesule superando via via cime che sfiorano i 3000 metri quali il Piz Gralba, il Piz Miara con la sua gigante Cristo in Legno e il Piz Beguz.
Procedendo per il sentiero ci incamminiamo nella splendida val Lasties - percorsa anche durante la Skyrace del Piz Boè - fino a ricongiungerci con l'assolata strada per il passo Sella che percorriamo solo parzialmente grazie ad un provvidenziale autostop.
Pausa pranzo a Alba di Canazei e tappa obbligatoria a Lasportiva di Ziano dove trovo un paio di scarpe a meno di 30 euro :-).
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