La natura sta correndo un grosso rischio. Il rischio di piegarsi su se stessa e morire avvelenata come un fiore annaffiato da varechina. L'acido dell'inquinamento, dello sfruttamento, della superproduzione, del consumismo ad oltranza, della conquista dell'inutile, sta intossicando il pianeta. Cercare di opporsi al disastro che si profila è compito di tutti. Questo discorso, fatto a un gruppo di studenti in una vecchia osteria di Erto in ora tarda, è un tentativo di mettere sul chi vive la coscienza dei giovani, perché saranno loro in futuro a proteggere la salute del creato.
martedì 7 giugno 2011
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