Pagine scure, malinconiche, vite buttate via nel liquido di troppi bicchieri. E battute. Cattive, amare, spietate. Una notte nella vita di Georges Maman, un fallito, un uomo che non ha mai superato la perdita della donna che amava e che non riesce nemmeno a fare il suo ruolo nei film porno, lui che voleva essere un vero attore. I suoi incontri notturni, i bistro, la disperazione e la follia, un romanzo che ricorda Céline e Manchette, per le situazioni e i personaggi e per le parole che fanno sorridere amaramente e che poi stringono la gola e che diventano subito le uniche possibili.
venerdì 4 giugno 2010
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