Ieri, complice il bel tempo, con Alessio si è deciso di andare nello splendido scenario dolomitico del passo Sella con meta la ferrata Oskar Schuster sulla parete nord-est del Sasso Piatto.
Visto le condizioni metereologiche dei giorni scorsi eravamo ben attrezzati ma poi, vedendo le montagne abbastanza pulite abbiamo deciso che corde e picozze forse non erano così utili - :-| - e così indossati i pesanti scarponi ci siamo avviati verso il rifugio Demetz su ripidi pendii allietati dalla vista di alcune marmotte e bei fiori. Giunti alla base delle 5 dita puntiamo direttamente al rifugio Vicenza e da qui, verso il sentiero di attacco della via.
Giunti in vetta al Sasso Piatto, 2964 m, ci siamo goduti lo splendido panorama per poi scendere e tramite il mai fatico sentiero F.Augusto tornare al passo Sella dove, 4 tedeschi sulla sessantina ci ha filmato e fotografato come fossimo degli eroi :-).
(Fiori alpini)
(Sass Pordoi)
Da ferrata "poco difficile", come descritto sulle mie numerose guide, con nostra gioia - a parte per la mancanza delle picche - si è trasformata in un'avvincente salita alpinistica di misto, con canali con pendenze sicuramente non inferiori ai 50° e arrampicata fino al 2° grado. I classici cordini della ferrata, se non in due brevi tratti, erano infatti coperti da un metro abbondante di neve.(Alessio durante la salita)
Ringrazio Alessio che, dopo un tratto di roccia-neve, è andato a recuperarmi il rampone che chissà in che strano modo mi si era sganciato :-(.Giunti in vetta al Sasso Piatto, 2964 m, ci siamo goduti lo splendido panorama per poi scendere e tramite il mai fatico sentiero F.Augusto tornare al passo Sella dove, 4 tedeschi sulla sessantina ci ha filmato e fotografato come fossimo degli eroi :-).
(In vetta al Sasso Piatto)
(In vetta al Sasso Piatto)
(Gli alpinisti)
(Il Sasso Lungo lascia intravedere il Piz Boè)
(Sciliar e alpe di Siusi)
(Dolci pendii al Sasso Piatto)
(Sasso Levante)
Mai zeder...
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