sabato 21 giugno 2008

Sulla Oskar Schuster

Ieri, complice il bel tempo, con Alessio si è deciso di andare nello splendido scenario dolomitico del passo Sella con meta la ferrata Oskar Schuster sulla parete nord-est del Sasso Piatto.
Visto le condizioni metereologiche dei giorni scorsi eravamo ben attrezzati ma poi, vedendo le montagne abbastanza pulite abbiamo deciso che corde e picozze forse non erano così utili - :-| - e così indossati i pesanti scarponi ci siamo avviati verso il rifugio Demetz su ripidi pendii allietati dalla vista di alcune marmotte e bei fiori. Giunti alla base delle 5 dita puntiamo direttamente al rifugio Vicenza e da qui, verso il sentiero di attacco della via.


(Fiori alpini)

(Sass Pordoi)

(Sasso Levante)

(5 dita)


Da ferrata "poco difficile", come descritto sulle mie numerose guide, con nostra gioia - a parte per la mancanza delle picche - si è trasformata in un'avvincente salita alpinistica di misto, con canali con pendenze sicuramente non inferiori ai 50° e arrampicata fino al 2° grado. I classici cordini della ferrata, se non in due brevi tratti, erano infatti coperti da un metro abbondante di neve.


(Alessio durante la salita)

(Alessio durante la salita)

Ringrazio Alessio che, dopo un tratto di roccia-neve, è andato a recuperarmi il rampone che chissà in che strano modo mi si era sganciato :-(.
Giunti in vetta al Sasso Piatto, 2964 m, ci siamo goduti lo splendido panorama per poi scendere e tramite il mai fatico sentiero F.Augusto tornare al passo Sella dove, 4 tedeschi sulla sessantina ci ha filmato e fotografato come fossimo degli eroi :-).


(In vetta al Sasso Piatto)

(In vetta al Sasso Piatto)

(Gli alpinisti)

(Il Sasso Lungo lascia intravedere il Piz Boè)

(Sciliar e alpe di Siusi)

(Dolci pendii al Sasso Piatto)

(Sasso Levante)
Mai zeder...

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